Bere vino in estate: quale scegliere?

Quale vino scegliere in estate? La bella stagione ci mette di fronte a un cambiamento importante anche nel nostro modo di bere. La maggior parte delle persone preferisce il vino bianco al rosso, perché percepito come più fresco e leggero, ma è proprio così?

In realtà, molti non sanno che il vino rosso, a parità di gradazione alcolica, presenta praticamente le stesse calorie di uno bianco. La vera differenza nei mesi caldi la fa la temperatura di conservazione delle bottiglie di vino rosso e l’abbinamento ai giusti piatti.

Vini da bere in estate: i migliori da scegliere

L’estate non è solo stagione di pranzi di pesce al mare ma anche di grigliate all’aperto dove a regnare è la carne. Gli arrosticini di agnello, per esempio, richiedono un vino intenso e di buona longevità come il Pietragavina Perricone. Se il rosso vi sembra più adatto alla carne rimarrete stupiti dal sapore del Nero D’Avola con alcuni piatti di pesce come il “tonno ammuttunatu” siciliano.

La scelta dei bianchi, invece sarà sicuramente più facile: uno Chardonnay come il Petit Manseng sarà perfetto abbinato a piatti a base di molluschi e crostacei. Un calice di Chardonnay, tuttavia, sarà interessante anche accostato, per contrasto, a salumi e formaggi stagionati. Un bianco secco come il Dagala Inzolia, invece, sarà perfetto per i piatti a base di carni bianche.

Quali sono i migliori per l’aperitivo?

L’estate è per antonomasia la stagione degli aperitivi. Come abbiamo accennato inizialmente non è il caso di desistere, per partito preso, dal bere un bel bicchiere di vino rosso. Una caponata di verdure o una pasta con pesto alla siciliana servite come apericena saranno perfette con un rosso intenso dalla gradazione alcolica non troppo elevata. Se invece, l’aperitivo è composto per lo più da pietanze leggere a base di alimenti magri è meglio preferire un bianco che sia secco e preferibilmente leggermente acido.

È bene ricordare, soprattutto parlando di vini bianchi, che questi sono spesso addizionati con anidride solforosa che serve a conservarli più a lungo. Questa sostanza non è salutare per l’uomo e per questo è bene preferire vini prodotti da coltivazioni biologiche. Infatti, in questo campo l’azienda siciliana Tamburello si è sempre distinta nell’evitare l’uso di sostanze chimiche dannose per l’uomo e per la natura. L’azienda pone attenzione anche a limitare lo spreco di risorse, utilizzando impianti fotovoltaici per sopperire all’intero fabbisogno elettrico aziendale.

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